CUB Campania: i lavoratori degli appalti e le misure di “sistema” per regolamentare il contenimento della diffusione del covid19

Si prospettano giorni particolari, la nostra società dal lockdown si ritroverà presto a scendere per strada per affrontare la “diversa” quotidianità per le misure anti-contagio, ma con una differenza, le misure che verranno adottate, andranno a ricadere sui lavoratori e le lavoratrici degli appalti.

Ecco 2 punti che oggi abbiamo preso in osservazione a seguito delle probabili linee guida:

  • l’obiettivo da raggiungere e cambiare il concetto di ora di punta sulla mobilità cittadina. Soprattutto nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione.
  • La sanificazione e l’igienizzazione dei locali, dei mezzi di trasporto e dei mezzi di lavoro deve essere appropriata e frequente.

Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, logicamente stando nel paese delle meraviglie, per raggiungere gli obiettivi chiede misure sinergiche. Con chi? Con le istituzioni, le autorità di controllo nel settore trasporti, e i singoli gestori dei servizi di mobilità e il mondo produttivo, sollecitando specifici accordi aziendali.

Sollecitando. Cosa? Ad esempio, in questi giorni, per chi ci segue, stiamo affrontando una dura lotta accanto ai lavoratori operanti nei servizi di pulimento dell’appalto presso l’ANM della committente “gestore di servizio di mobilità” il Comune di Napoli.

E stiamo sollecitando il proprietario dell’appalto, ossia il Comune di Napoli a dare risposte.

Ad ogni cambio di appalto i lavoratori si vedono togliere qualcosa. Oramai è una prassi consolidata, l’esecutore dell’esercizio in sinergia con l’azienda subentrante avvalla le vessazioni sui lavoratori.

Signore e signori, qui non stiamo parlando di stipendi a netto di 2mila euro, nossignori, la maggior parte degli operatori del facility management sono a contratto multiservizi (poi vi parleremo in seguito di questo CCNL), mica siamo come al MIT, nel paese delle meraviglie? Qui nel paese reale, i lavoratori guadagnano di paga base circa 980 euro, per raggiungere i 1200 euro al netto, attenzione quelli full-time.

Ma ritornando a quanto detto nel titolo di quest’ articolo, ci saranno delle nuove misure che il Governo diramerà in tutte le sedi, per rispettare i protocolli. Cosa può succedere per attivare fin da subito il meccanismo per tutelare la popolazione da questo virus? Le sanificazioni dei locali, dei mezzi di trasporto, etc.

Quindi, gli appalti dei vari enti che svolgono questi servizi, devono obbligatoriamente avere una forza-lavoro capace di coprire tutta la fascia che verrà rimodulata per questo tipo di emergenza sanitaria.

Una forza-lavoro sfruttata da anni, una forza-lavoro piena di malcontenti e sempre precaria, non vista mai in considerazione dall’ ente pubblico, poiché, gli appalti fanno gola, le privatizzazioni mettono appetito e con i fondi stanziati ci si siede a tavola, come ad esempio la ragnatela di appalti nell’ambito ferroviario. Dove molto spesso, la committente Grandi Stazioni SpA del gruppo FS, si ritrova a pagare gli stipendi ai lavoratori degli appalti da lei stessa concessi, per il fallimento delle cooperative.

Ci rendiamo conto della gravità della situazione?

Ma ad oggi, tutti questi operai risultano indispensabili per tutelare la popolazione nella Fase2, quindi, come Organizzazione Sindacale, abbiamo sempre ribadito la nostra contrarietà alle esternalizzazioni, gli appalti al massimo ribasso servono solamente per la contrattazione sindacale e utili a spillare sempre diritti sulla pelle dei lavoratori.

No. Noi, non ci siamo a questo gioco di parti, la proiezione del futuro e la dignità dell’uomo-lavoratore e/o lavoratrice non può essere relegata solo a determinati settori. Quando parliamo di stabilizzazione, intendiamo anche il migliorare la produzione, l’incentivare il lavoratore a rendere con maggiore responsabilità un servizio espresso. Ma in questo modo, con padroni che succhiano sangue, pronti al ricatto e incutendo timore ad un padre di famiglia, non si fa altro che alimentare il malcontento, ridurre la qualità dell’opera e mandare tutto a quel paese, e non quello delle meraviglie.

Per concludere e con sollecito,

caro Ministero delle Meraviglie, mi raccomando, una volta terminata la bozza un pensiero ai lavoratori dedicatelo, poiché, Vi assicuriamo, saranno anche lavoratori vessati, ma di certo non servi.

La nostra vicinanza a tutti i lavoratori in appalto, la nostra lotta è al Vostro fianco.

Napoli, 24/04/2020

CUB Campania