Il ritorno di Covidindustria: I padroni vogliono il via libera ai licenziamenti, per fare cassa sulla pelle dei lavoratori!

Scalpitano e sono sempre sostenuti da una parte politica che li appoggia in toto per le loro spudorate follie sulla classe operaia del nostro paese, ci riuscirono ad avere il regalo per l’abolizione dell’articolo 18 con i licenziamenti facili, adesso vogliono, in seguito alla grave crisi generatasi dalla pandemia, con una scusa: LICENZIARE, LICENZIARE, LICENZIARE!

Sono gli amici dei confederali, sono i padroni resi ancora più forti anche dal mancato conflitto sui luoghi di lavoro, adesso, vogliono azzerare la vita lavorativa di chi si è fatto il culo da oltre 20 anni per portare a casa già un misero stipendio!

L’ equazione è semplice: Licenziare chi per loro costa troppo ed assumere nella riorganizzazione: giovani senza più tutele, nel nome della ripresa e approfittando dei sussidi!

Bastava avere ancora l’articolo 18, bastava non perdere quel diritto sacrosanto, per mettere spalle al muro quei padroni che in questo momento vogliono capitalizzare sulla crisi, per questo è determinante ripristinarlo, noi già avvertiamo l’ abuso padronale sui lavoratori, da molti cantieri ci giungono notizie di aumenti di carichi di lavoro, di ricatti e continue dequalificazioni al personale, usando la scusa del covid, ma adesso si preparano all’ affondo finale, una prassi comunque già consolidata degli ultimi decenni, con l’ avvallo di politiche neo-liberiste che hanno consegnato in mano alle imprese togliendo ai lavoratori ogni possibilità di difendersi, in nome della spudorata logica dello scambio tra diritti e occupazione, il ricatto padronale più comune: «O accetti questo o la porta è aperta!»

Oggi, Confindustria sbraita che vuole il via libera per i licenziamenti!

Noi, per questo abbiamo bisogno di una mobilitazione generale, organizziamoci, poiché, l’attacco ai lavoratori e alle lavoratrici è alle porte, ma questa volta, in questo momento storico determinato da una crisi pandemica, i padroni vorranno sfruttare tutto il loro potere per togliere la dignità, già sfregiata negli anni, alla classe operaia del nostro paese, indebolire sempre di più lo stato sociale, per renderci definitivamente schiavi, con la testa sotto i piedi di un capitalismo che non smette mai di avanzare!

Dobbiamo lottare per il ripristino completo dell’art. 18 dello Statuto, altro che ammortizzatori sociali e ricatti padronali!

Alziamoci e lottiamo, dobbiamo riprenderci i nostri diritti ed alzare i muri contro i padroni, prima che sia troppo tardi!

Napoli, 06 luglio 2020

CUB Campania