Porto di Napoli: Cambiano le ditte, ma il comportamento dei padroni verso i lavoratori iscritti ai sindacati di base è sempre lo stesso!

Ebbene sì, per i lavoratori in appalto che prestano servizio alle postazioni dell’Area Portuale di Napoli, c’è chi può e chi non può. Quelli che non possono, sono quei lavoratori che non rientrano nelle grazie del responsabile, sono quei lavoratori che hanno reclamato i loro sacrosanti diritti e che oggi gli vengono negati, continuando ad essere vessati, nonché mobbizzati, da un responsabile del servizio che usa toni, non solo discriminatori, ma anche con un linguaggio non appropriato ed una grammatica non certamente idonea alla sua funzione in un contesto di pubblico servizio come il porto di Napoli.

Da pochi giorni al varco TTT Lines del Porto di Napoli, per provare a proteggere i lavoratori dal sole (dalle 4 alle 6 ore di servizio), si sono decisi di mettere un ombrellone, ma ciò non è bastato al responsabile del servizio per inviare una contestazione disciplinare al lavoratore, nostro iscritto, retrodatata il giorno 7 luglio 2020, poiché, il lavoratore onde evitare un malore, trovava riparo dal sole cocente di luglio, quando questo grazioso ombrellone, ancora non doveva essere posizionato.

Inoltre, i lavoratori che hanno deciso di non essere iscritti ai sindacati presenti in azienda e di aderire alla CUB, sono stati messi in turni discriminatori rispetto agli altri, ma ciò che adesso alimenta la nostra rabbia, sono i toni intimidatori, li definiamo da “guapparia” che usa il responsabile dell’appalto all’ interno dell’autorità portuale. Il potere del datore di lavoro ha un limite ma soprattutto non deve mai violare la dignità del personale dipendente.

Ancora senza risposte, le richieste di incontro con i responsabili giurisdizionali dell’autorità portuale per calmierare la situazione, inutile dire lo stato attuale d’animo dei lavoratori che si sentono psicologicamente colpiti e messi in uno stato vessatorio tramite queste discriminazioni e contestazioni.

Noi, per questo, saremo costretti a intraprendere azioni di lotta!

Oggi, abbiamo risposto alla contestazione, ma da questo momento riteniamo valida qualsiasi azione consentita dalla Legge, per tutelare questi lavoratori.

Il Porto di Napoli è l’immagine di un’intera area strategica della nostra Regione e i lavoratori e le lavoratrici devono essere trattati/e con rispetto e dignità!

Napoli, 24 luglio 2020

FLAICA Uniti CUB Napoli