CUB Campania: La nuova Fase 2 – Task Force e i dubbi sugli esperti poco green

Una “Fase 2” che non riguarda un programma televisivo, un restyling di un format, ma è la cosiddetta e temibile fase dopo le misure di contenimento che ci hanno visto e ci vedono restare a casa, per la pandemia.

E’ vero, temiamo la fase 2, abbiamo dubbi sulla task force che in queste ore sta decidendo il nostro futuro, quindi, le nostre future abitudini e gli stili di vita, la nostra quotidianità. Ma non solo, ciò che davvero può dare un peso di distruzione e non rinascita post pandemia, è la miopia, cioè la mancata misura di applicare il buon senso nell’ interesse maggiormente a noi più prezioso: l’ambiente.

La terra che ci circonda, in questi giorni come sappiamo sta vivendo un sospiro di sollievo. Eccetto la città di Taranto. I cittadini non ne possono più, gli operai non ne possono più, l’aria non ne può più. Aspettano una fase di rinascita con il famoso “Green Deal”, l’azienda fa il muro di Gomma e le autorità preposte ai controlli sono assenti. Gli operai quelli sempre più vessati dalle logiche di profitto di Ancelor Mittal.

E proprio perché la terra sospira per il lockdown mondiale e ieri era la giornata dedicata a lei, oggi  il nostro pensiero va ai 17 “esperti” insigniti agli onori della nazione per guidare le sorti del nostro paese. Uomini e poche donne che oltre ad occuparsi di distanziamento sociale, assembramenti, ripresa delle attività, forse capaci e dotti in materia economica, hanno tra le mani un futuro ben più grande da trattare: il clima.

Sono giorni che sentiamo parlare di diminuzione dei trasportati a bordo dei mezzi pubblici, non ci saranno nuovi convogli e più carrozze e quindi? Cosa dovremmo aspettarci la settimana prossima? Molto semplice: “Ognuno usi l’auto per andare a lavoro, vi cambiamo gli orari! Consumate petrolio e inquinate di più, poiché il profitto dei petroldollari in questi mesi ha avuto un netto calo. Cosa diremo alle multinazionali se applicassimo già dalla “Fase 2” un cambiamento energetico mai visto prima?

E le mascherine usa&getta? Già le vediamo abbandonate sui marciapiedi. E tutte le confezioni che si useranno per l’asporto e la plastica? Cosa succederà al nostro ambiente?

Contrariamente pensiamo tutt’altro, non siamo esperti ne tanto meno scienziati, ma come cittadini di questo bellissimo paese, terra di mare e di montagne, di valori artigianali e di beni culturali, insomma la nostra amata Italia, noi sogniamo in questa Fase2 un documento improntato sul cambiamento civico dei cittadini italiani, di un esempio che parta dallo Stato, con grande ,appunto, senso di civiltà e che spieghi al popolo i diritti e i doveri per preservare il nostro ambiente. Implementando con valori e strumenti lo sviluppo sostenibile tanto atteso. Dando vita a nuovi e vecchi lavori che rispecchino proprio il nostro made in Italy, la nostra forza, ma partendo soprattutto dai luoghi pubblici, dando la possibilità a uomini liberi di poter svolgere professioni senza il padrone che sfrutta mirando ai propri interessi. Le privatizzazioni, gli appalti e le tante scellerate scelte politiche del nostro paese, si sono dimostrate fallimentari.

Lo Stato deve ritornare a prendersi tutto ciò che deve servire per l’interesse nazionale e chi sbaglia, paga.

Nell’ attesa del vaccino, dobbiamo essere vaccinati per puntare a cambiare la vita che ci circonda e in meglio. Amare il mare per le sue acque limpide di oggi e non avvicinarsi ad un molo per respirare uno scarico abusivo domani.

Si tratta in queste parole, di migliorare la qualità della nostra vita attraverso l’ ambiente, attraverso l’ aria che respiriamo, e non bisogna essere esperti per puntare a questo, ma bisogna avere un cuore per raggiungere un obiettivo, che sia una Fase 2 di ripresa per il bene comune, per l’ uguaglianza tra i popoli e per la volontà di ammalarsi di meno di cancro, anche riguardo l’ utilizzo di pesticidi per l’ agricoltura, per i concimi usati negli allevamenti intensivi, la riduzione delle emissioni nell’ atmosfera, attraverso anche il controllo dell’inquinamento sul rischio industriale  e quello meno famoso ma micidiale del suolo.

Nella “fase2”, per concludere, dovrebbe essere scritto semplicemente :  Il Governo, in questa fase, non chiuderà più un occhio se ogni attività produttiva presente nel paese non si adoperi per la conversione energetica ed ecosostenibile per la salvaguardia della nostra Terra. Da questo momento siete tutti avvisati, vietato ritornare al passato!

Napoli, 23/04/2020

CUB CAMPANIA