UE: Il datore di lavoro è obbligato a rimborsare i dispositivi di correzione per lavorazioni al pc

Con la sentenza n. 392 del 22 dicembre 2023 nella causa C – 392/21, sono a carico del datore gli occhiali o i dispositivi di correzione della vista per il dipendente addetto al videoterminale. Così si espressa la Corte di Giustizia UE dopo un ricorso presentato da un lavoratore romeno nei confronti del proprio datore di lavoro e rappresentato dall’ Ispettorato generale per l’Immigrazione.

La normativa di riferimento della vertenza è rappresentata dalla Direttiva 89/392/CEE, la quale promuove il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro e dalla Direttiva 90/270/CEE che richiede il rispetto delle prescrizioni minime finalizzate a garantire un migliore livello di sicurezza per i posti di lavoro dotati di videoterminali.

L’art. 9 di quest’ultima direttiva prevede che i lavoratori addetti ai videoterminali beneficino di un adeguato esame degli occhi e della vista, sia prima di iniziare l’attività su un videoterminale, che durante, in modalità periodica e nel caso in cui subentrino disturbi visivi. Al diritto di visita agli occhi, se occorre, è necessario associare la fornitura di dispositivi di correzione, senza oneri a carico dei dipendenti.

Per questo la Corte di Giustizia UE, nell’interpretare la Direttiva 90/270/CEE, giunge alla conclusione per la quale è a carico del datore dei dipendenti addetti ai videoterminale, il costo dei dispositivi per la vista attraverso il rimborso delle spese sostenute o mediante la fornitura diretta di lenti o occhiali.

E’ bene ribadire che, l’obbligo, imposto da tale disposizione al datore di lavoro, cioè di fornire ai lavoratori interessati un dispositivo speciale di correzione, può essere adempiuto vuoi mediante fornitura diretta di tale dispositivo da parte del datore di lavoro, vuoi mediante rimborso delle spese necessarie sostenute dal lavoratore, ma non mediante versamento al lavoratore di un premio salariale generale.

Per concludere, i lavoratori videoterminalisti, possono richiedere il rimborso spese al datore di lavoro, muniti di scontrino e fattura, per l’acquisto del dispositivo di correzione.

Gennaio 2023

CUB Campania