CASA E LAVORO, CONTRO LE DISUGUAGLIANZE BASTA PRECARIETÀ!

E’ una corsa truccata: i prezzi schizzano e quelli delle spese necessarie alla sopravvivenza ancora di più, ma se stipendi e pensioni stanno al palo perché non c’è più la scala mobile e nessun altro sistema di adeguamento al costo della vita, il mercato si adegua alzando i prezzi dei prodotti per non far diminuire i guadagni delle imprese.


L’aumento delle bollette è insostenibile per milioni di famiglie. E va detto con chiarezza questi aumenti sonofrutto della speculazione e non solo conseguenza della guerra e dell’economia di guerra.
Infatti mentre lavoratori e pensionati non ce la fanno ad arrivare a fine mese, le imprese energetiche hanno realizzato enormi extraprofitti, a cui non vogliono rinunciare.


I governi europei, imbelli e divisi come sempre, lasciano fare e sono inerti di fronte al precipitare della guerra e della crisi.


Non è vero che siamo tutti sulla stessa barca, nella crisi aumentano le disuguaglianze e mentre milioni di persone si impoveriscono, c’è chi si arricchisce: 5,6 milioni di persone in povertà assoluta e 8,8 milioni in povertà relativa; 4 milioni di lavoratori e lavoratrici povere; 8 contratti di lavoro su 10 precari; 3 milioni di giovani non lavorano e non studiano; dispersione scolastica al 13%; analfabetismo di ritorno oltre il 30%; 10 milioni di persone non riescono più a curarsi e 1 persona su 3 è a rischio esclusione sociale.


Tutto questo mentre dal 2008 a oggi il numero dei miliardari è passato da 12 a 51 e tra marzo 2020 e novembre 2021 il valore dei patrimoni dei super-ricchi è cresciuto del 56%.

Aumentano gli sfratti per morosità in maniera esponenziale (quasi 150 mila quelli immediati), 650 mila famiglie sono in vana attesa di una casa popolare, gli affitti privati sono incompatibili con i redditi, gli aumenti incontrollati delle bollette portano a ulteriori sfratti e mettono le famiglie a rischio del distacco delle utenze, mentre centinaia di migliaia di case rimangono vuote senza alcun aumento di tassazione.

ORA BASTA!
DOBBIAMO SCENDERE IN PIAZZA E LOTTARE


5 NOVEMBRE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
CONTRO LE DISUGUAGLIANZE, PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E AMBIENTALE


2 DICEMBRE

SCIOPERO GENERALE DEI SINDACATI DI BASE
PER I SALARI ED I DIRITTI E PER LA PACE
CONTRO LA GUERRA L’ECONOMIA DI GUERRA

Chiediamo:

  • Una nuova scala mobile per adeguare salari e pensioni all’inflazione, l’abolizione dei contratti precari!
  • Sfratti zero: nessuna esecuzione senza passaggio da casa a casa e un piano per 500 mila alloggi di case popolari a canone sociale recuperando gli immobili pubblici e privati vuoti!
  • Nessun distacco per impossibilità di pagare le bollette perché si tratta di servizi essenziali alla vita e di morosità incolpevole e, invece, la tassazione al 100% degli extraprofitti delle imprese.
  • Ripubblicizzazione dei servizi energetici e realizzare una vera autonomia e indipendenza per le famiglie attraverso le comunità energetiche: autoproduzione e autoconsumo da impianti locali di energia rinnovabile.

UNIONE INQUILINI
Sede Nazionale – Cavour 101 – 00184 Roma – 06 4745711 – fax 06 4882374 – email: unioneinquilini@libero.it

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE
Sede Nazionale- Viale Lombardia 20 – 20132 Milano –02.7063104–02.76960856 Fax 02.70602409 – pec: cubnazionale@postacert.it

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