Ospedale di Teano (CE): Non c’è sicurezza per i lavoratori dell’appalto pulizia all’ interno del reparto Covid. Solo minacce e vessazioni da parte dell’ azienda!

Con una lettera inviata a tutte le autorità competenti territoriali della provincia di Caserta, la FLAICA CUB, denuncia apertamente le condizioni in cui delle lavoratrici ultra sessantenni, sono state costrette a svolgere le proprie mansioni all’ interno del nosocomio di Teano, precisamente nel reparto Covid aperto agli inizi di ottobre. Le dipendenti della ATI CM Service che ha il servizio in appalto di pulizia presso la struttura ospedaliera, si sono ritrovate a pulire un reparto altamente a rischio infettivo, ricattate e vessate dal referente dell’azienda, quest’ultimo, fregandosene “altamente” delle specializzazioni e dei protocolli per il contrasto al virus persistente sui luoghi di lavoro.

Infatti le lavoratrici, nonostante avessero esternato varie criticità allo stesso referente riguardo le mansioni da espletare, come la difficoltà a  utilizzare i DPI (vestizione) per accedere in questi reparti e non avendo avuto nessuna guida di riferimento, solo degli opuscoli dimostrativi, non hanno avuto riscontro da parte del referente, tant’è, che il personale sanitario accorgendosi della loro inesperienza e disagio, ha dovuto intervenire per la loro non idonea presenza all’ interno del reparto interessato.

Tutto questo e non avendo avuta nessuna preparazione e/o conoscenza per svolgere un così delicato servizio in un reparto a rischio infettivo, ha portato le lavoratrici a sviluppare patologie dimostrate anche dai referti neurologici, derivanti anche dalle forti pressioni e vessazioni con fare da caporalato da parte del referente dell’azienda. Adesso per l’azienda, le dipendenti risultano assenti dal servizio perché non in grado di svolgere quella mansione.

E ’una vergogna che, in un’emergenza del genere, si continui a mandare del personale non specializzato a svolgere mansioni che necessitano un addestramento tale, da tutelare non solo la propria incolumità ma anche la salute dell’utenza e del resto del personale sanitario.

Potenziare i servizi di pulizia e sanificazione, non vuol dire mandare i lavoratori come carne da macello all’ interno dei reparti Covid, peraltro con i dpcm che dettano le linee guida da adottare in questa emergenza pandemica, le responsabilità non solo dipendono dall’azienda appaltatrice che per mero profitto non tutela i propri dipendenti, ma in questo caso, anche dalla stessa Direzione dell’ Ospedale di Comunità che affida gli appalti senza accorgersene di nulla.

Come Organizzazione Sindacale, vogliamo ricordare che: lavorare in appalto all’ interno di una struttura pubblica, non vuol dire avere dei lavoratori per trattarli come bestie, i diritti sono uguali per tutti, deve finire, come ripetiamo sempre, con questa logica delle esternalizzazioni che guardano solo al risparmio sfruttando e vessando i lavoratori e le lavoratrici, il tutto, a discapito anche dei servizi stessi!

Caserta, 16.10.2020

FLAICA CUB Caserta