CUB Campania: La Cassa integrazione e quegli imbroglioni dei padroni!

In questi mesi, chi ha lucrato davvero sulla crisi, sono proprio i furbetti della CIG, ossia, molti di quei padroni disonesti che hanno aperto la cassa integrazione, ma hanno tenuto a regime le lavorazioni, fottendo sia lo Stato che i dipendenti.

Circa 2.600 imprese risultate a mettere in atto la suddetta pratica (secondo i dati forniti dall’INPS).

Aziende che ricorrono alla Cassa Integrazione facendo lavorare i dipendenti in nero, in smart working, oppureandando a scavare un po’ più a fondo si è scoperto che i dipendenti erano formalmente a casa, ma in realtà, stavano tranquillamente lavorando.

In questo modo le aziende sono riuscite a trasferire il costo di quei lavoratori sui conti dell’Inps.

Altro che lavoratori da licenziare, qui il vero problema sono i padroni da arrestare!

Infatti, circa un quarto delle imprese che hanno beneficiato, straordinariamente per il periodo del COVID-19, della Cassa Integrazione in realtà non ne avrebbe avuto bisogno. Imprese che, a conti fatti, non hanno subito alcuna riduzione del fatturato, quindi, come confermato dall’INPS, lo Stato avrebbe potuto risparmiare almeno 2,7 miliardi di euro nel caso in cui solo coloro che hanno avuto effettivamente bisogno della CIG ne avrebbero fatto richiesta.

Siamo all’ ennesima furbata da parte di chi piange e nello stesso tempo ne trae profitto, miliardi di euro sottratti, ma utili per far fronte ad altre emergenze sociali come ad esempio: per sostenere davvero quella parte di lavoratori e famiglie che in questo momento stanno attraversando un periodo drammatico, come l’indotto del turismo.

Chi ha rubato, adesso restituisca fino all’ ultimo centesimo, mentre a tutti i lavoratori e alle lavoratrici interessate dai pagamenti della CIG, fatevi controllare le buste paga dai vostri consulenti fiscali e/o sindacato “onesto”.

Non lasciate nulla al caso, perché gli imbroglioni, fanno profitti sulla Vostra pelle!

14 agosto 2020

CUB Campania