Turismo: La FLAICA Uniti CUB ha incontrato oggi in conference call il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e del Turismo Dario Franceschini. 

Nell’ incontro avvenuto oggi, abbiamo riproposto quanto già detto nell’occasione dell’incontro del 8 luglio al Ministero del Lavoro.

In primis, abbiamo riaffermato  che va affrontata  la questione del superamento della Naspi, poichè in questo settore, si è dimostrata non adeguata all’esigenze dei lavoratori, quindi per forza di cose Va superata per tutti i lavoratori del settore turismo ed dell’indotto, quali: i lavoratori degli alberghi, ristoranti, aeroportuali, marittimi, ncc, sociali, commercio, guide turistiche, mense scolastiche, ecc.; 

inoltre, abbiamo ribadito che, ci serve un ammortizzatore sociale specifico che consenta di vivere una vita degna. Dobbiamo avere delle garanzie certe dove chi svolge un lavoro stagionale, nel momento in cui termina la prestazione lavorativa, possa avere un reddito degno. 

Non possiamo dimenticare che questa categoria particolare di lavoratori nel panorama generale è purtroppo scarsamente rappresentata nei momenti che contano, un pò per le moltissime differenze di contratti collettivi che si applicano a loro, ma sopratutto, per la mancanza di una vera legge sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro. 

Sono anni che chiediamo, ai diversi governi d’intervenire, ma su questo versante ci risulta sia sempre tutto fermo senza nessun valido motivo a spiegarlo. Lasciare i lavoratori senza rappresentanza accertata li rende più deboli e più ricattabili al momento di dover difendere i propri diritti ed è per questo che chiediamo per l’ennesima volta alla Sig.ra Ministro di intervenire per dare dignità a tutti i lavoratori del turismo e non solo loro.

Bisogna lavorare per estendere i diritti ai lavoratori del settore. Sono migliaia che oltre ad essere cosiddetti invisibili, sono anche vittime di trattamenti vergognosi: costretti a lavorare il doppio dell’orario di lavoro per portare a casa una paga da miseria, in molti casi, subendo moltissime discriminazioni. E’ vero, non sono tutti così i datori di lavoro,  ma purtroppo, c’e ne sono tantissimi mettendo in cattiva luce le persone che fanno degnamente il proprio ruolo di imprenditore. Per far emergere tutto questo marcio, ci servono dei diritti, altrimenti si resta vittime di un sistema che non fa altro che alimentare discriminazione e non tutelando lavoratori e lavoratrici. 

Condividiamo il blocco dei licenziamenti. Va attuato per tutta la durata della pandemia. Più che mai adesso si dimostra quanto sia stata scellerata l’idea di abolire l’art. 18 che andrebbe ripristinato di corsa.

Oltre agli ammortizzatori sociali certi, per uscire di questa situazione, bisogna applicare misure straordinarie, quali: servono ingenti investimenti per ammodernare le infrastrutture che da anni sono ferme in questo paese. Noi, non parliamo di soldi a pioggia, siamo sempre stati contrari a questo sistema, perché fatto cosi sarebbe per l’ennesima volta una storia già vista nel nostro paese che non è mai servita ai lavoratori. Parliamo di investimenti mirati proprio per consentire al turismo e non solo, di migliorare le condizioni di vivibilità, un’ esempio degno di nota è il collegamento da Napoli per Pompei e Sorrento; poichè per raggiungere questi magnifici posti della regione Campania si è costretti ad utilizzare la: Circumvesuviana, una delle linee su ferro peggiori d’ Italia, un deterrente per i flussi turistici, ma andando avanti il problema è ancora più profondo poiché dovremmo parlare delle condizioni dei lavoratori del trasporto e il ragionamento diventerebbe molto, ma molto lungo, purtroppo, ma è questa la direzione dove noi dobbiamo intervenire. 

Noi, da anni chiediamo ai diversi governi di investire per mettere in sicurezza il territorio e bonificare i siti inquinati. Questo consentirebbe di allargare ancora di più la platea di possibili posti da conoscere per i nostri turisti, creerebbe ulteriore lavoro, aumenterebbe il nostro PIL e sicuramente miglioreremo l’ambiente e la vita degli italiani. Se si va in questa direzione, il lavoratore del turismo avrà la possibilità di contribuire ancora di più alla nostra crescita è potrà sognare di poter dare un futuro degno ai propri figli.

Nei prossimi mesi, purtroppo,  la situazione di disagio sociale sarà sicuramente molto più critica di quella che oggi noi possiamo immaginare. Alcuni settori, non hanno avuto la possibilità nemmeno di avere dei sussidi o dei bonus, ad esempio: le guide turistiche per le quali vista l’eterogeneità dei profili fiscali delle guide e degli accompagnatori turistici, abbiamo già proposto e ribadiamo ancora oggi la nostra richiesta per  l’adozione di un provvedimento semplificato di fruizione dei  Bonus che preveda la dichiarazione di 3 soli e semplici requisiti : 

  1. Possesso dell’abilitazione professionale; 
  2. Dichiarazione di stato di inattività lavorativa causa covid ; 
  3. Alla dichiarazione farà fede: buste paga, fatture, ricevute, contratti di assunzione che attestino che il lavoratore svolge  l’attività professionale è quella di guida o accompagnatore turistico.

Questo accorgimento, se applicato velocemente, darà a moltissimi lavoratori la possibilità di usufruire dei bonus o ricevere degli aiuti per i quali ad oggi, a loro, non è stata data nessuna possibilità di utilizzarli.

Infine, diciamo NO all’utilizzo dei voucher, sarebbe folle solo pensarlo, come sentiamo che i datori di lavoro lo chiedono a gran voce. I voucher sono la fine dei diritti dei lavoratori.

Nelle conclusioni, abbiamo rimarcato che, bisogna prevedere per questo settore una ripartenza che sia plausibile nei mesi di marzo aprile del 2021. Fino ad allora, i lavoratori dovranno essere assistiti adeguatamente da copertura economica. 

Il loro reddito famigliare deve essere tutelato e garantito, anche con politiche attive sui propri territori o con ulteriore formazione professionale se necessario. Va bene tutto. Ma nessuno deve essere lasciato solo. Questo non può essere attuato solo al bisogno, se arriverà o no l’emergenza. 

Bisogna già da oggi lavorare per questi prossimi 8 mesi di profonda crisi del settore. 

Nei saluti finali, si è ben espresso ai Ministri presenti che, la FLAICA CUB lavorerà in questa direzione e se cosi non sarà da parte del Governo, torneremo in piazza come abbiamo fatto fino ad oggi per dare voce ai lavoratori del settore. 

28 luglio 2020

FLAICA Uniti CUB