VODAFONE: IL RIENTRO IN SEDE PIENO DI LACUNE, STRANEZZE E….. IRREGOLARITÀ?

Ciao a tutti,
Abbiamo ricevuto qualche giorno fa la comunicazione ufficiale dell’azienda con modalità, disposizioni e tempi per il rientro in ufficio, nella misura del 20% del tempo di lavoro (quindi per l’80% l’azienda conferma il lavoro da casa), e con rotazioni che prevedono la presenza contemporanea del 25% dei Lavoratori.
Soffermandoci sul Call Center, ciò avverrebbe dal 14 settembre e su base volontaria.

Ma a leggere tutte le disposizioni impartite da Vodafone, ci sono cose poco chiare e altre che proprio non si possono accettare!
Andiamo per punti, lasciando alla fine quello più grave.

SU BASE VOLONTARIA:
Non viene chiarito in che modo si raccoglieranno le eventuali adesioni: in caso di silenzio non si rientra in ufficio, quindi ci si deve proporre? L’azienda farà esplicita richiesta ai Lavoratori per sapere chi vuole rientrare? La scelta, nel caso cambiassero condizioni o esigenze, è reversibile?

PERSONE A RISCHIO E CON FIGLI SINO A 14 ANNI:
Per loro non è previsto il rientro, vuol dire che se anche fosse loro volontà non possono? Se invece è comunque prevista la possibilità di rientrare in ufficio su base volontaria, qual è la differenza con gli altri, perché questa precisazione?

GLI EROGATORI D’ACQUA SONO PERICOLOSI, QUELLI DEI PRODOTTI IN AREA BREAK NO:
Perché, qual è la differenza? Il pulsante per prendere l’acqua è pericoloso più di quello delle “macchinette”? Si vuole evitare di mettere sotto l’erogatore la bottiglietta dalla quale si beve? Allora si vieti di bere direttamente dalla bottiglia utilizzata per prendere l’acqua.

FILE ED ATTESE AGLI ASCENSORI E ALLE AREE BREAK:
L’azienda ha calcolato ampissima tolleranza per lo sforamento delle pause che derivano da queste disposizioni?

L’ADDETTO ALLE PULIZIE DIVENTI TU:
Questa è la disposizione più grave e pericolosa!
Chiariamo subito: NOI NON PULIREMO LA NOSTRA POSTAZIONE, CI RIFIUTIAMO!
Innanzitutto lo facciamo a tutela del lavoro e del salario dei colleghi delle imprese di pulizia appaltatrici di questo servizio.
Demandare a noi quest’attività vuol dire sottrarre lavoro a loro, creando o aumentando le condizioni per il ricorso ad ammortizzatori sociali, con perdita di stipendio per i Lavoratori ed aggravio sulle casse INPS, quindi di tutti i Cittadini!
SOLIDARIETÀ CON I LAVORATORI ADDETTI ALLE PULIZIE, NON RUBEREMO IL LORO LAVORO!!!

Ma c’è di più!
Quando mi si chiede di fare le pulizie, fuori dall’orario di lavoro? TE LO PUOI SCORDARE!
Durante l’orario di lavoro? È un demansionamento non consentito dalla legge!
E poi, come si farebbe? Ipotizziamo un turno 9-17, è mio diritto arrivare alle 9:00 e non prima, ma non posso accendere il PC e quindi “timbrare” l’entrata se prima non lo pulisco, quindi timbro in ritardo? E alle 17:00 ho il diritto di chiudere il PC e andare a casa, senza indugiare, come faccio? Chiudo 10 minuti prima? Perché devo pulire DOPO aver toccato mouse e tastiera per chiudere tutto.
E perché la sedia non deve essere pulita?
Ma poi, si lascia alla responsabilità del Lavoratore di ottemperare a questa pulizia NECESSARIA? Allora si può riporre uguale fiducia nel corretto utilizzo degli erogatori d’acqua!

CARA VODAFONE, TU VUOI VERAMENTE CHE I LAVORATORI RIENTRINO IN UFFICIO, OPPURE IL TUO È IN PARTE UN BLUFF E IN PARTE UN TENTATIVO DI FAR CADERE SUI LAVORATORI RESPONSABILITÀ E DOVERI CHE SONO TUTTI TUOI?

Noi siamo disponibili a qualunque confronto per cercare le soluzioni migliori e più giuste per gestire tutta la vicenda, abbiamo dimostrato CON I FATTI fermezza e al tempo stesso disponibilità da quando è iniziata l’emergenza covid-19, ed anche grande comprensione e tolleranza verso tutte le “mancanze” nella gestione del Telelavoro al quale siamo sottoposti (sicuramente a tutela di TUTTI, anche dell’azienda), ma non si confonda questo con lassismo e remissività.

Luglio 2020

LavoratorINsindacati – aderenti a FLMUNITI-CUB e S.I. COBAS
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