Focolaio nella ditta di logistica Bartolini: i lavoratori positivi salgono a 64. Ancora una volta il profitto viene messo davanti alla salute dei lavoratori!

Quando già detto e ripetuto da oltre 2 mesi, i padroni, pur di riprendere le attività per mettere in moto l’economia (il loro profitto personale), sui luoghi di lavoro, i padroni, se ne fregano del virus persistente e il prezzo delle infezioni da covid-19 sta ricadendo, come già denunciato e accaduto durante i periodi di lockdown: sui lavoratori e le lavoratrici.

Se da una parte c’è una politica scellerata che se ne frega della gravità della situazione, ipotizzando anche a complotti o alla convivenza con l’epidemia per dare ossigeno a Confindustria, virologi ed epidemiologi che dicono che il virus oramai non c’è più, dall’ altra parte, nella realtà vera, in questo momento ci sono lavoratori e lavoratrici infettati, infettati poiché tutto si sta prendendo con irresponsabilità, creando una sorta di fake news del Coronavirus, tutto è diventato normalità, con dpi ancora assenti e DVR non aggiornati.

Dove è finita la sorveglianza sanitaria? Addirittura in questo periodo si firmano accordi di esuberi con demansionamenti senza dare importanza anche alle regole imposte dalle normative vigenti per il contenimento e la prevenzione da coronavirus per salvaguardare i lavoratori immunodepressi o con altre malattie critiche per il complicarsi in seguito ad un’infezione da covid.

Ci si riprende a lavorare senza controlli sanitari, con scarse forniture di dpi, i lavoratori vengono riforniti di mascherine chirurgiche (limitate e insufficienti) in luoghi di lavoro al chiuso e con aria contingentata. Agli imbarchi per le isole, come al Varco Pisacane di Napoli, non viene misurata nemmeno più la febbre alla clientela.

Emblematica è la vicenda che ha visto coinvolti i lavoratori della logistica Bartolini di Bologna, sono saliti a 64 i contagiati, sono 47 i dipendenti positivi, di cui 6 sintomatici, oltre ad altri 17 casi, riconducibili al focolaio avvenuto nei magazzini della Bartolini, tra familiari e conoscenti, di cui tre sintomatici. Adesso con molta probabilità, si proverà a scaricare la colpa ai lavoratori che non rispettano le regole, ma le regole per venire rispettate, devono essere controllate e attuate.

Per quanto scritto, la CUB Trasporti Logistica della Campania, vuole esprimere la massima solidarietà ai lavoratori della Bartolini e alle loro famiglie. Noi, non accetteremo mai che il profitto venga prima della salute dei lavoratori. La lotta nelle logistiche deve continuare, non si può pensare che la salute sia una variabile da sacrificare sull’altare dei profitti dei padroni.

Bisogna non mollare niente e denunciare sempre tutto, la salute viene prima di tutto!

26 giugno 2020

CUB Trasporti Campania