Dalla trasmissione Report emerge una storia che getta nuovamente ombre sulla nostra Sanità Pubblica in Campania.

Quello che noi abbiamo denunciato in passato, sui vertici dell’ ASL, adesso viene confermato dalla trasmissione Report.

Il direttore dell’ ASL Napoli 1 Centro (ex DG del Cardarelli) è stato messo sotto accusa anche negli anni trascorsi da parte della magistratura su presunti casi di irregolarità, ai quali, il super manager della sanità scelto dal governatore De Luca a guidare la “quasi” commissariata ASL 1 di Napoli per infiltrazioni camorristiche. Il manager, decise di affidare i lavori per ristrutturare la sua abitazione da ditte che lavoravano in un appalto pubblico presso il nosocomio da lui “gestito” per la carica che ricopriva da Direttore Generale.

E proprio dalla trasmissione di Report del 01 giugno 2020, alcuni testimoni, rendono pubblica la loro vicenda a casa del super manager scelto dalla politica.

Addirittura si parla di lavori a nero per oltre 1 milione di euro:

“Secondo i magistrati una ditta che lavorava alla manutenzione di un Ospedale dell’Asl 1 di Napoli avrebbe mandato i suoi operai a ristrutturare gratis l’abitazione privata del direttore Ciro Verdoliva e un condominio di cui sarebbe stato amministratore: la testimonianza di uno dei lavoratori”.

Ma la cosa grave, resta la denuncia del lavoratore che, assunto per la ditta che svolge lavori all’ interno dell’ Azienda Ospedaliera dei Colli, è stato mandato a titolo gratuito a svolgere mansioni di controsoffittatura a casa del dirigente pubblico.

La nostra solidarietà va al lavoratore, al coraggio che ha avuto nel denunciare questa vicenda, a dir poco vergognosa se i fatti da lui raccontati avranno sussistenza (la magistratura è già avanti in questa vicenda), saremo davanti  all’ ennesima porcata fatta ai danni dei cittadini e delle cittadine della nostra Regione.

Inoltre, quali interessi avrebbe avuto una ditta che vince gli appalti presso le strutture ospedaliere pubbliche a mandare i lavoratori a titolo gratuito presso l’abitazione di chi controlla proprio la procedura dei bandi d’interesse pubblico, nonché responsabile di un incarico di rilevanza di pubblica amministrazione?

Ma le tegole che cadono dai tetti, sono ancora tante sulla nostra Sanità. L’ ASL1 è stata in mano alla camorra per anni, l’Ospedale Don Bosco era un covo camorristico e da quanto viene riferito dalla cronaca, vi è una spartizione da parte dei clan in ogni struttura ospedaliera.

Addirittura, la camorra gestiva le assunzioni;

ma ci domandiamo,

questi super manager scelti dalla politica cosa fanno alla guida degli Enti Pubblici? Il loro ruolo, la responsabilità che ha un prezzo anche in termini di stipendi pagati dalla collettività, che rilevanza ha all’ interno di queste vicende giudiziarie e vergognose per la nostra Regione?

Ecco, come si distrugge tutto il comparto ospedaliero, ecco le conseguenze di una  malagestione, fatta di uomini incompetenti e di criminalità che succhia il sangue alla popolazione che si ritrova senza strutture adeguate e senza un sistema sanitario regionale decente e all’ avanguardia.

E in tutto questo, ci si ritrovano anche i lavoratori e le lavoratrici che lavorano per ditte controllate dalle organizzazioni criminali: imprese di pulizia, forniture, lavanderia, nei bar, nei ristoranti degli ospedali…ma ci rendiamo conto che schifo di Sanità abbiamo in Campania?

Bisogna rifondare tutto! Basta con le nomine della politica non servono a nulla nei luoghi pubblici, se la stessa politica risulta essere poi collusa con bande criminali e/o corrotta, bisogna intervenire drasticamente, buttare giù tutto e ricostruire il nostro sistema sanitario, bisogna migliorare la vita dei lavoratori: del personale sanitario, di chi si occupa del facility management, insomma, dell’intero indotto della sanità pubblica regionale.

Basta con le continue esternalizzazioni ad appalti e subappalti.

Per concludere, vi ricordiamo che,

non serve a nulla lamentarsi se poi le cose non vanno bene, bisogna reagire, è inutile aspettare che qualcosa avvenga per mano di uomini che non hanno mai avuto interessi nel migliorare la Nostra Sanità.

Le vertenze devono partire da chi è coinvolto: lavoratori e cittadini, da chi, quotidianamente, per lavoro o per consumo usufruisce delle strutture pubbliche, l’ omertà e lo sfruttamento non produce benessere.

Altrimenti, si è complici o collusi di questo degrado che sta macinando negli anni: perdite economiche e disservizi alla nostra Regione.

Svegliatevi dal sonno, non è il momento più di delegare ad altri la Vostra vita.

Partecipate, lottate e non abbassate la testa davanti a i soprusi.

03 giugno 2020

CUB Campania Sanità