UBER Eats: fattorini sfruttati dalla multinazionale americana.

In questi giorni, in tutta Italia sono partiti i controlli a tappeto da parte dell’Arma dei Carabinieri, migliaia di ciclofattorini ascoltati in diverse Regioni, dove Uber Italia è stata commissariata dal Tribunale di Milano per intermediazione e sfruttamento della manodopera.

Immigrati ai margini dello stato sociale, richiedenti asilo che, attraverso società di intermediazione di manodopera, operavano come rider, sfruttati da caporali attraverso la compravendita degli account di consegna.

Anche in Campania stanno ascoltando come persone informate dei fatti i riders operanti per le principali piattaforme virtuali del food delivery, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini in corso sulla gestione del rapporto di lavoro da parte proprio delle “piattaforme”.

La finta etica della multinazionale americana che ha visto un incremento delle sue attività nel nostro paese, vanno contro i principi della nostra costituzione e delle leggi in vigore, ci meravigliamo come abbiano potuto fregarsene di questa vergogna sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.

Ma del resto, la nostra Organizzazione Sindacale, è sempre stata contro agli sciacalli e ai prenditori che traggono il loro profitto gettando le basi della loro imprenditoria prevalentemente sullo sfruttamento.

Anche per questo veniamo attaccati molto spesso, poiché ci fanno schifo i compromessi sulla pelle dei lavoratori.

Ben vengano le iniziative da parte degli organi preposti al controllo delle condizioni di lavoro di tutte le categorie, per ripartire, questo paese, ha bisogno di maggiori: diritti, dignità e legalità, le tutele per i lavoratori devono essere attenzionate e salvaguardate, dobbiamo dire: “basta alla mano tesa ai padroni e alle lobby che pretendono tutto per loro, lasciando ai lavoratori le briciole e la precarietà”.

01 giugno 2020

FLAICA-CUB Campania