CUB TIM: Tecnici da esterno con “apps” da scrivania.

In questi tempi, sotto la pressione dovuta al lockdown, il gruppo di Tim denominato Brand Strategy si è impegnato a chiudere un cerchio trasformando la intranet in un vero e proprio social di intrattenimento per i “cittadini di Tim”.

Lo sforzo di offrire contenuti digitali è notevole, ma verso i dipendenti il risultato potrebbe essere l’alienazione: un mondo racchiuso in un monitor che esclude la vita reale.
Nella vita reale ci sono ad esempio indicazioni tecniche fuorvianti sul comportamento da tenere verso i clienti e l’accesso alle case: senza mascherina mentre c’era anche il Dpcm in deroga, il cellophane su strumenti e borse senza immaginare l’impraticabilità della cosa, il tutto senza neanche sospendere l’incentivazione alla produzione. C’è anche chi in HR minaccia il tecnico di metterlo in ferie forzate se continua a rifiutarsi di andare a casa del cliente.


Nella finzione, oltre al social, all’e-gaming e tik-tok, c’è l’ennesima dichiarazione aziendale di difficoltà (a suo dire aziende che non pagano bollette causa covid19) per strappare -reali accordi sindacali favorevoli, ovvero l’anticipo dei giorni di Cde, le ferie imposte e la videosorveglianza.
Tutto senza menzionare l’effettiva forte impennata di attivazioni di linee fisse e l’ennesima buona notizia finanziaria di utili eccellenti.
Nella vita reale c’è l’inquadramento impiegatizio stabilito 20 anni fa che oramai è di fatto esteso al settore tecnico, cui si forniscono app ed implementazioni senza formazione. E mentre alla scrivania il passaggio di livello arriva con una certa facilità, non lo è altrettanto per chi è in strada a usare gli stessi applicativi ma con uno schermo grande 1/3 e con un dito, al posto di due mani con tastiera e mouse.


Nella finzione c’è l’intero sistema di valutazione dei jobtype e collaudi, ovviamente modificabile da HR ma finora solo al ribasso, rendendo la realtà di settori “meno virtualizzati” molto più intricata, ma che procura grande risparmio per l’azienda sopprimendo i reparti di punto delega (e decide anche l’ammontare della busta paga -reale-).

l sistema di incentivazione cozza inevitabilmente con la lentezza dei sistemi utilizzati, tanto da chiedersi se il vero obiettivo sia portare scompiglio psicologico o screditare i tecnici Tim in un confronto di velocità con le imprese anziché incentivare la produzione, fermo restando che sempre più collaudi e moduli richiedano la permanenza a casa del cliente nonostante la situazione emergenziale.


Mettere una toppa alle falle di questi applicativi va retribuito!!
Dobbiamo opporci all’utilizzo di una app o servizio accessorio senza i dovuti ritagli di tempo e adeguata formazione, scegliere soluzioni lavorative di sicurezza anche se meno veloci, chiedere coerenza ai capi ed ai reparti direttivi nella comunicazione di procedure.

FLMUniti-CubTIM

Maggio, 2020

Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti Confederazione Unitaria di Base
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