I marittimi della costiera cilentana, sono in seria difficoltà. Il Governo faccia presto!

Sono giorni, mesi difficili, sennonché tragici, per le circa 60 famiglie dei lavoratori marittimi del Cilento, stiamo parlando di lavoratori e lavoratrici del turismo che contribuiscono all’ economia della Regione con le loro mansioni a ridosso dei periodi estivi, quindi, come lavoratori stagionali si occupano di minicrociere e di taxi del mare nei luoghi d’interesse turistico del Cilento (Marina di Camerota, Palinuro, Golfo di Policastro).

Da circa 7 mesi, sono senza un reddito e senza un sostegno economico (terminata la Naspi), erano in attesa della chiamata in servizio ad aprile e si sono ritrovati in seguito alla pandemia completamente abbandonati e con le imbarcazioni ferme, portate in secca nei cantieri dall’ inverno scorso, poiché, il servizio nei mesi invernali non viene effettuato.

Purtroppo, i lavoratori denunciano il mancato riconoscimento della prestazione, dopo richiesta fatta all’ Inps, poiché, non risultano essere lavoratori stagionali nei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali.

Il Governo, il Ministro del Lavoro, ha più volte ribadito le linee programmatiche da adottare, cioè, di fare rientrare tutti nelle misure economiche, è il momento di superare quei cavilli tecnici che ostacolano le richieste di aiuto, dando un supporto a queste famiglie, che da sempre contribuiscono a rendere i servizi turistici, un fiore all’ occhiello del nostro paese.

27 maggio 2020

CUB Trasporti Marittimi