Concorsi…siamo sicuri che passino solo “quelli” meritevoli?

Per come risaputo, ieri sera, la maggioranza di Governo ha trovato la cosiddetta “quadra” per indire il concorso straordinario docenti 2020, su circa 30 mila posti da occupare per il primo ciclo in pianta organica nella Scuola, ma per il ruolo si andrà comunque nel 2021.

Nonostante la procedura d’infrazione della Commissione UE che probabilmente multerà lo Stato italiano, poiché ci saranno a settembre nuovamente supplenti e nuovi casi di abuso di contratti a termine. Nonostante questi docenti, siano stati determinanti nei loro 36 mesi ed oltre, nel promuovere e/o bocciare i nostri alunni.

Comunque, ritornando ai concorsi, si è parlato tanto di meritocrazia, di competenze e qualità, e ci siamo, ma quando si parla di concorsi pubblici, molto spesso associamo il tutto ad un qualcosa che il nostro paese ha come brand quando si parla di concorsi, che viene dalla famosa frase: concorso truccato.

Attenzione, ciò non vuol dire che chi supera i concorsi pubblici siano tutti raccomandati o incompetenti, questo sarebbe un’accusa grave per chi davvero merita ed ha trovato stabilità attraverso una selezione, ma non possiamo nascondere che, le ombre su molti concorsi sono tante.

Infatti, di recente un concorso vede 151 imputati a processo: per superare il concorso alla Polizia Penitenziaria e per l’Esercito avevano acquistato le risposte ai quiz, con il primo che fu annullato e ripetuto un anno dopo. C’era chi aveva i «suggeritori» grazie a un mini auricolare bluetooth, chi aveva trascritto le risposte esatte su foglietti o cover dei telefonini, chi era in possesso dell’algoritmo, cioè la formula sufficiente a rispondere esattamente a tutti i quesiti, ma anche della pandetta necessaria per le risposte ai quiz di matematica e logica, e chi addirittura era stato bocciato nonostante conoscesse i risultati dei singoli quiz.

Ci domandiamo: chi fa trapelare le domande delle commissioni tecnico-scientifiche dei consorzi intrauniversitari utili alla somministrazione delle prove concorsuali? Chi sta dietro tutto questo malaffare? Quanti migliaia di euro girano per comprarsi le domande dei concorsi? Le famose liste della spesa, acquistare le domande per i concorsi pubblici e il prezzario, chi lo gestisce?

Forse, per dirla in modo ruvido, è facile ipotizzare che, nei periodi di concorsi pubblici, ci sono accessi a prestiti da chi scorrettamente ha la possibilità di potersi pagare il prezzo del posto grazie a una conoscenza, o un prelievo in banca dal proprio conto corrente oppure affidarsi agli stessi che hanno la famosa lista delle domande che sono oltre a truffatori anche usurai.  

Da ricordare che, la Guardia di Finanza nel dicembre scorso, ha eseguito molteplici arresti presso il Comune di Sant’Anastasia della provincia di Napoli, secondo quanto ricostruito dalla Finanza: il sindaco, il segretario e consigliere comunale avrebbero alterato per via informatica i risultati delle prove dei concorsi pubblici in cambio di mazzette che variavano tra 30mila e 50mila euro.

Secondo gli inquirenti, in sostanza, venivano alterati i punteggi ai titoli esibiti e anticipato il materiale relativo alle prove. Il candidato, prima di ciascuna prova, versava ai funzionari pubblici una tranche della mazzetta che variava tra 30mila e 50mila. I versamenti avvenivano prima della prova preselettiva, prima della prova scritta e, infine, prima della prova orale.

Inoltre,

da un articolo del 05 settembre 2017 di tecnicadellascuola, si parla del Concorso Scuola 2016 in maniera grave, poiché, secondo le accuse, gli indagati: DS e professori, avrebbero “favorito” dei docenti nelle prove scritte e orali. Dunque, un concorso pilotato su cui la Procura napoletana ha indagato per diverso tempo giungendo le sue conclusioni, messe nero su bianco, nel provvedimento di chiusura delle indagini.

I nomi dei vincitori erano noti e dunque si trattò di un “esame-barzelletta”. Alcuni dei concorrenti avrebbero persino conosciuto le domande dei quesiti, con le relative risposte, alcuni giorni prima del test.

Ma ce ne sono tantissime di irregolarità concorsuali, è inutile fare l’elenco basta andare in rete e leggere di arresti e condanne.

La storia triste del concorso truccato, è una paura costante di ogni aspirante concorsuale, poiché, non puoi combattere ad armi pari contro la corruzione, radicalizzata nella nostra società. Siamo abituati alle frasi ad effetto: “Entreranno i migliori”. Hanno detto sempre questo e poi? Poi si sono scoperte le anomalie.

Concludiamo, per quanto si evince nei precedenti esempi raccontati, chi gestisce e corrompe è anche ben insidiato all’ interno delle ragnatele istituzionali.

Purtroppo, la vita per le cose successe in Italia, ci ha dato anche l’amaro e scusateci per il pessimismo.

A Luigi Vecchione, morto suicida per aver denunciato un concorso truccato.

25 maggio 2020

CUB Scuola Campania

Fonti: https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_arresti_oggi_sindaco_consigliere_comunale-4909000.html

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/concorsi_truccati_esercito_polizia_campania_processo-5003477.html