CUB Sanità Campania: Mai più “volontari del 118” sfruttati.

La situazione dei volontari del S.T.I.E.U. (Servizio Trasporti Infermi in Emergenza Urgenza) in 118 in Campania, è ormai una lacuna nel Sistema Sanitario Regionale non più trascurabile.

Con il tempo troppe ASL, hanno di fatto esternalizzato con apposite convenzioni la gestione del S.T.I.E.U. in 118, ad eccezione di quella di Benevento, in favore delle Onlus territoriali scaricando il peso del lavoro sui volontari ad esse aderenti. Per questa via è andato sempre più diminuendo il ricorso a bandi di gara, degni di tal nome, con delle clausole sociali e degli obblighi previsti in capo agli aggiudicatari.

Ci si trova quindi di fronte a veri e propri Lavoratori che vivono quotidianamente la loro funzione pubblica di buona azione civile a difesa della salute della popolazione, tuttavia, sotto forma di volontari sfruttati, in quanto sono spesso costretti a svolgere i servizi in modalità che rasentano la legalità: dagli orari di lavoro (sempre reperibili) all’assenza di forme contrattuali vere e proprie e laddove esistenti, comunque, non uguali al personale sanitario che svolge le loro stesse mansioni.

Quando vesti i panni di una professione, acquisisci comunque conoscenze per praticarla e ti appassioni, e difficilmente vuoi perderne la lavorazione. Purtroppo, questi lavoratori essendo “volontari” di Onlus, non sono comunque formati del tutto professionalmente, inoltre,

Non è possibile combattere con 300, 400 ore mensili e portare a casa circa 600 euro, senza malattia, senza ferie e senza una busta paga. Siamo felici per i complimenti, del resto i complimenti rimangono a noi, ma per le nostre famiglie: abbiamo bisogno di sicurezza economica e di un briciolo di dignità”.

In tutta questa malagestione, ci vanno di mezzo i lavoratori. Anni ed anni di sfruttamento, non riconosciuti, insomma né carne e né pesce sempre al soldo delle Dirigenze delle ASL e di “finte Onlus” con cui vengono stilate le convenzioni per poi vessare i lavoratori.

Di ciò, a pagarne il prezzo anche in termine di servizio pubblico primario, è la popolazione, che si vede soccorrere da personale spesso non all’altezza poiché non strutturato, rispetto ad un personale formato con le dovute accortezze specifiche per garantire la salute pubblica nella nostra Regione e non solo, poiché questa vertenza è aperta in tutta Italia.

Insomma, il tutto sempre puntato sulla Sanità Pubblica, dai continui tagli delle ASL proprio inerenti alle risorse destinate al 118, alla gestione alquanto dubbia delle stesse, per poi affidarsi ai servizi privati.

Il giorno 11 febbraio 2020 è stato depositato presso la Presidenza del Senato della Repubblica il Disegno di Legge n° 1715, avente ad oggetto “Riforma del Sistema di emergenza sanitaria territoriale 118” ove si propone una riforma del Sistema stesso, ma temiamo che, dalle riforme, nascano poi quei cavilli per la solita procedura concorsuale, che metterà sul patibolo: “volontari” che da anni prestano questo servizio sanitario.

Noi, come Organizzazione Sindacale, ribadiamo che i diritti debbano essere uguali per tutti, la stabilizzazione e la formazione di questi lavoratori e lavoratrici deve essere prioritaria, soprattutto in ambienti che necessitano i massimi livelli di professionalità e contrattuale, a garanzia anche della loro tutela in termini di salute psico-fisica.

E’ tempo di dire basta a scellerate gestioni sanitarie, utili solamente a fare profitto a discapito della popolazione e della classe lavoratrice, bisogna fare i fatti, basta con le chiacchiere ed i ringraziamenti.

Per concludere, ben venga il volontariato, ma quello genuino e senza sfruttamento, senza scopo di lucro.

PASSA DALLA TUA PARTE, PASSA ALLA CUB SANITA’

20 maggio 2020

CUB Sanità Campania