CUB Trasporti: Non vogliamo onori e titoli, ma…

“Non voglio onori e titoli, né diventar signore, voglio di questo pubblico restare il servitore”, così recitava Toto, il Principe della risata nel finale di una sua commedia e noi, ce la facciamo nostra modificando un po’ il finale.

Quindi, così recitiamo: “Non vogliamo onori e titoli ma non vogliamo essere schiavi e servitori del padrone”.

Si, proprio come in una commedia di Toto’, ci facciamo due risate per quello che da due mesi a questa parte sta succedendo nei depositi della Pollo AIA di Nola, dove la società TrainRail svolge lavori di logistica con oltre 60 operai.

Stiamo in lotta dai primissimi giorni dell’arrivo dell’epidemia covid-19 per assicurare a tutti i lavoratori di svolgere le proprie attività in massima sicurezza e non portare danni a loro o alle famiglie.

Quando siamo scesi in campo con determinazione, si sono sempre visti risultati.

Ed ecco le risate di cui poc’anzi citate: l’altra sigla sindacale presente nel cantiere, sempre e solo alla destra dell’azienda, non ha mai denunciato il tutto, non ha mai manifestato le gravi condizioni di sicurezza presenti in azienda; inoltre, si prende tutti i meriti per gli arrivi dei DPI dovuti, delle sanificazioni degli ambienti e di tutte le altre situazioni legate alla sicurezza sul lavoro. Il tutto, senza mai scendere in campo, mandando dei messaggini “whatsapp” a tutti i lavoratori, in cui scriveva che: si stavano muovendo sotto questo aspetto.

Non solo, in un comunicato affisso in bacheca, ci criticavano chiamandoci pseudo sindacalisti, pronti in questo momento difficile a remare contro l’azienda per avere consensi dagli operai.

Senza parole. Solo risate dinnanzi a chi firma un accordo di presenza di 5€ giornaliere, dopo un nostro duro intervento e in piena emergenza covid-19, senza assicurarsi prima che l’impianto sia in sicurezza e che nessun lavoratore sia a rischio. La solita forma di vendere i lavoratori per servire il padrone di turno.

Loro, non sono mai scesi in campo, non hanno mai messo la faccia, mai rischiato niente e, purtroppo, mai lo faranno. Un sindacato di lotta, non è il tipo di sindacato che fanno.

Ora, la domanda è: siamo noi a stare sempre un passo avanti o sono loro a stare sempre un passo indietro per potersi nascondere dietro di noi e prendersi poi gli applausi?

Non vogliamo onori e titoli ma non vogliano essere schiavi e servitori del padrone

Riguardo la sicurezza, non abbasseremo mai la guardia e non faremo mai, neanche di un millimetro un passo indietro.

Concludiamo, lasciamo i meriti agli altri, per noi quello che conta è la tutela dei lavoratori e le lavoratrici, per questo siamo scomodi agli occhi di chi, guarda solo ai propri interessi.

11 maggio 2020

CUB Trasporti Napoli