CUB Trasporti Napoli: Trasporti, al via il 4 maggio, rischio collasso della sicurezza, poche tutele per i lavoratori.

Mancano pochi giorni per l’avvio alla Fase 2, con quattro milioni di lavoratori pronti a far rientro, a spostarsi, oltre a svariati milioni di cittadini che potranno muoversi liberamente per andare a fare quello che gli pare.

Quante normative stiamo ricevendo? Quante linee guida e protocolli ci stanno arrivando? Oltre agli avvisi per come comportarsi, spostarsi, andare in giro ma con responsabilità.

Mettiamo in chiaro una cosa: Si inizierà a lavorare senza aver fatto dapprima un tampone per controllare se si è portatore del virus in modo asintomatico.

Ritornando ai trasporti. Con il documento tecnico Inail-ISS, si è classificata la materia ad un livello rischio contagio medio-alto (per noi: alto). Proprio in questi giorni, Agens (Confindustria) ha comunicato che: sarà impossibile poter far rispettare sui mezzi di trasporto il distanziamento sociale come da Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 23/04/2020, per il possibile sovraffollamento a ridosso delle stazioni, delle fermate e sui mezzi di trasporto.

Ma non finisce qui, anche nel Recovery Plan delle Ferrovie dello Stato, lo stesso esecutore dell’esercizio, dichiara apertamente che: per il servizio regionale le regole di comportamento generale a tutela della salute pubblica, prima fra tutte quella del distanziamento sociale, deve essere affidato soprattutto alla responsabilità di ogni utente che utilizza il mezzo di trasporto.

Quindi, questo vuol dire che tutte le problematiche ricadranno sui lavoratori in servizio.

Da considerare che, con la riduzione dei servizi al 30% e le stazioni vuote proprio per le misure restrittive in seguito al lockdown, i problemi per l’assembramento già hanno dato i primi segnali sulle linee di trasporto della nostra Regione, come la linea M1, dove i conducenti hanno denunciato rischi per la propria incolumità. Insomma, per le normative specifiche ed omogenee da adottare in maniera imprescindibile le aziende di trasporti locali su gomma, ferro e marittimo, le interpretano ognuna a modo loro e, onde evitare di sbagliare e venire penalizzati, mettendo le mani avanti, indicano come responsabile il comportamento del cittadino, facile no?

Le criticità ci sono e tante, ne elenchiamo alcune (già inviate ai Ministeri), in modo non esaustivo per la sicurezza dei lavoratori:

  • rivisitazione di tutti i documenti sulla valutazione dei rischi (DVR);
  • in ogni luogo di lavoro deve essere estesa la normativa sul rischio biologico prevista dal Decreto legislativo 81/2008 (Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro). Questo perché gli articoli 15, 17, 28 e 29 si riferiscono alla valutazione di tutti i rischi, a cui aggiungere la nuova valutazione del rischio biologico, normato dagli articoli dal 266 al 286;
  • bisogna rilanciare la figura del R.L.S. (Responsabile dei lavoratori sulla Sicurezza) che va aldilà delle scelte padronali;
  • ci voglio DPI idonei: mascherine solo FFP2/FFP3 con valvola e strumenti protettivi come le visiere, le mascherine “tessuto non tessuto” sono inefficienti, inutili per tutelare i lavoratori.

Per questo, è prioritario aumentare sia i controlli preposti per far rispettare le regole ai cittadini e sia tutelare i lavoratori coinvolti nell’ ambito dei trasporti, poiché, si troveranno a lottare tra 2 problematiche: rischio contagio e rischio di doversi ritrovare in diatribe con l’utenza, quest’ultima è già prassi quotidiana.

Come Organizzazione Sindacale, abbiamo inoltrato ai vari Ministeri, proposte da poter mettere in campo per aumentare i controlli.

Tra le proposte, vi è quella dei circa 300 lavoratori in FIS (Fondo Sostegno al Reddito) del comparto Intercity Notte che si occupano di assistenza alla clientela, queste figure sono da immettere fin da subito nell’ organico come personale addetto al distanziamento sociale ed impiegarlo nelle stazioni ferroviarie del trasporto regionale delle FS, anche in via temporale, nel frattempo che il servizio TreniNotte è sospeso.

Purtroppo, dai Ministeri non arriva nessuna risposta.

Forse, le buone proposte preferiscono sempre accantonarle, per adesso preferiscono sperimentare la Fase2 e dare la responsabilità alla popolazione.

E per i lavoratori?

Diranno: “Pazienza, sono i rischi del mestiere. Noi, l’avevamo detto che il virus è ancora in circolazione”

Napoli, 02/05/2020

CUB Trasporti