CUB Campania: “Raccomandazioni ISS, timori per il virus Covid-19”

In queste ore è trapelato il documento avanzato dall’Istituto Superiore della Sanità e inviato direttamente a Giuseppe Conte.

Non è un appello, non è una protesta né sindacale e né civica, ma è il messaggio di virologi, epidemiologi e infettivologi, mandato direttamente al Governo e preso in osservazione dal Comitato Tecnico-Scientifico.

Estratto riassuntivo di quanto scritto dall’ ISS : “Se riaprissimo quasi tutto, il tasso di riproduzione del virus Rt (cioè la previsione del numero medio di contagi a partire da una persona che ha contratto il virus, ndr) tornerebbe sopra 2, tra il 2,06 e il 2,44 per una media di 2,25 e le terapie intensive, che pure sono state potenziate, sarebbero di nuovo al picco in meno di 40 giorni, l’8 giugno. A quella data, o intorno ad essa, gli ospedali italiani si troverebbero a fronteggiare 151mila ricoveri in terapia intensiva. Che diventerebbero complessivamente più di 430mila entro la fine dell’anno”.

Come O.S. quotidianamente, stiamo portando avanti la battaglia sulla sicurezza e la prevenzione per tutelare la vita dei lavoratori e delle famiglie in merito alla problematica del virus CoVid-19, ciò che leggiamo, crea ancora più apprensione nella nostra organizzazione, in quanto, il rischio di infezione al virus è ancora alto e, nonostante noi lo stessimo ripetendo da giorni, il documento dell’ISS ne da conferma certa del pericolo persistente della pandemia ancora in atto.

Ci preme ribadirlo, e nel modo più opportuno che, la smania di apertura per favorire movimenti capitalistici di produzione e di ricchezza del paese, indirizzato a individui che monopolizzano i nostri mercati, rischia di mettere a dura prova e di conseguenza, in pericolo lo stato strutturale socio-economico dell’intera nazione, nonché quello sanitario dovuto ad una possibile ricrescita esponenziale del virus in circolazione.

Quindi, il nostro messaggio d’allarme, in concomitanza con la raccomandazione presentata da ricercatori e competenti di settore, viene ancor più accentuato nel precisare che, la vita dei lavoratori e delle lavoratrici deve essere assolutamente preservata e non deve essere messa alla berlina, solo perché il capitalismo ha deciso che le nostre vite non valgono nulla.

Oltre al Governo italiano, l’intera comunità europea è responsabile di ciò che potrebbe accadere nel giro di qualche settimana, poiché, sono giorni che discute su come aiutare l’intera popolazione comunitaria senza mettere in atto misure economiche concrete per tutelare i salari percepiti e le famiglie.

Naturalmente, il nostro pessimismo rasenta il disfattismo, agli occhi di tanti, ma tecnicamente è solo improntato a difesa della salute del cittadino/a, lavoratore, lavoratrice, padre, madre, nonno o nonna che sono interessati, coinvolti al servizio produttivo e sociale della nostra nazione.

Napoli, 29/04/2020

CUB Campania