CUB Campania: 28 aprile Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Marcelo Amendola CUB

“Lavoratori finiti in terapia intensiva, giovani precari costretti a lavorare da volontari nelle filiere più rischiose.”

In questi due mesi di pandemia, purtroppo, altro che salute e sicurezza.

Tutti i giorni, noi come Organizzazione Sindacale, dedichiamo la nostra attenzione sia sulla salute e sia per la sicurezza sul lavoro.

Proprio in questo periodo, abbiamo sollevato la protesta verso i Dirigenti Sanitari delle ASL campane, per la quale, con loro incompetenza hanno e stanno mettendo a rischio la salute del personale sanitario e dei pazienti.

Non esiste salute e sicurezza se si è costretti a svolgere una manodopera, senza tutele e protezioni.

Ma il rischio, chi lo paga?

Partiamo dalle fasce precarie, sempre quelle più deboli della nostra società, soprattutto in Campania, dove la manovalanza trova numerose richieste nel lavoro sommerso.

Dalle fabbriche ai cantieri edili, padroni senza scrupoli, sfruttano operai saltuari, molte volte con il ricatto di fare presto nel terminare le opere, che non sono a regola d’arte, ma sono opere criminali, a rischio e pericolo di chi, per poter sopravvivere, mette davanti un pezzo di pane anziché difendere la propria vita.

La maggior parte dei decessi, quelli certificati, nella nostra Regione sono attribuibili ad attività manufatturiere e costruzioni, anche se il trend di mortalità è nazionale riguardo queste categorie di servizi.

Per non parlare del lavoro usurante, delle violazioni della disciplina sull’ orario di lavoro Legge 66/2003, la salute rientra anche nel ritmo biologico, il ciclo circadiano di un lavoratore. Turni fuorilegge, mancato rispetto di disposizioni in materia di limiti massimo di pesi da movimentare per ogni lavoratore Legge 81/08. Sono tutte battaglie che quotidianamente portiamo avanti per tutelare i lavoratori.

Le aziende che applicano le leggi e il buon senso, ce ne sono indubbiamente, ma quelle che non lo fanno, fanno vittime sul lavoro e noi questo dobbiamo impedire, ma ci vuole anche la collaborazione dei lavoratori, che molte volte hanno paura di esporsi per non perdere il posto di lavoro.

Si, perché siamo in un paese, in una Regione, dove chi denuncia, viene isolato, classificato fuorilegge.

Per questo e concludo,

non mi divulgo a fare auspici con parole ottimistiche, mi limito solamente a chiedere ai lavoratori di non arretrare, di non sentirsi prede di ricatti e vessazioni.

La nostra vita conta molto di più di un padrone.

Napoli, 28/04/2020

SEGRETARIO NAZIONALE CUB

Marcelo Amendola